Acquisto della prima casa; un affare!
Dal 2014 comprare la prima casa conviene di più, soprattutto se il venditore è un privato. L’imposta di registro è scesa dal 3 al 2%. Si può comprare con forti sconti sulle tasse previste. Una casa da destinare ai familiari o un immobile da dare in affitto, a patto che si abbia la residenza nello stesso Comune dove è situato il fabbricato.
Gli sconti si traducono in:
- L’imposta di registro del 2%, invece del 9%, per gli acquisti da privati, da impresa non costruttrice, da impresa costruttrice oltre i 5 anni dal termine dei lavori;
- Iva al 4%, invece del 10% per gli acquisti da impresa costruttrice o di ristrutturazione entro i 5 anni dal termine dei lavori.
Vediamo dunque i requisiti che bisogna possedere per poter godere dei benefici fiscali.
- L’abitazione non deve essere di lusso, ovvero la categoria catastale non può essere A1, A8 e A9.
- Bisogna avere la residenza nel Comune. Per poter usufruirne è necessario che l’acquirente abbia la propria residenza o la trasferisca nel medesimo comune entro 18 mesi dall’acquisto.
- Nessun’altra proprietà nello stesso Comune. L’acquirente non deve possedere, in comunione con il coniuge o da solo, un diritto reale su un altro appartamento che sorge nello stesso Comune. Via libera se si è comproprietari con una persona diversa dal coniuge.
- Non si può possedere un immobile su cui si è già fruito dell’agevolazione. Per poter usufruire di tale vantaggio è fondamentale che l’acquirente non sia proprietario in tutta Italia, anche in regime di comunione con il coniuge, di un’abitazione comprata con le agevolazioni prima casa. La restrizione vale anche in caso di uso, usufrutto, abitazione e nuda proprietà.
- Requisiti da dichiarare nel rogito. L’acquirente deve dichiarare nel rogito, davanti al notaio, di essere in possesso di tutti i requisiti che fanno scattare il diritto all’agevolazione.
In conclusione, possiamo dire che per comprare la prima casa con le agevolazioni bisogna stare entro i limiti precedentemente elencati.