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Trascrivere un contratto preliminare nei Registri immobiliari può rappresentare una vera garanzia, poiché il venditore:
- Potrebbe vendere lo stesso immobile ad altre persone e costituire su di esso diritti reali di godimento.
- Potrebbe iscrivere ipoteche sull’immobile promesso in vendita.
Qualora ciò accadesse, non sarebbe possibile chiedere l’annullamento delle attività illecite esercitate dal venditore, ma solo ricevere il risarcimento dei danni (se il venditore dovesse avere un patrimonio).
Per minimizzare i rischi, suggeriamo di registrare il contratto preliminare presso l’Agenzia delle Entrate, in alternativa potrete trascrivere lo stesso nei Registri immobiliari, operazione che va eseguita da un notaio.
Nei rapporti con i terzi il contratto preliminare iscritto nei Registri immobiliari ha lo stesso valore di un contratto definitivo.
Nel caso di una vendita obbligatoria del bene, l’acquirente ha diritto di essere preferito ad altri creditori.
Maggiori sono i rischi e tanto più è opportuna la trascrizione.
I rischi possono derivare da:
- Quanto maggiore è il tempo che passa dalla stipulazione del contratto preliminare a quella del definitivo atto di compravendita.
- Quanto maggiore è l’importo da versare come caparra confirmatoria o acconto prezzo.
- Quanto maggiore è il rischio di azioni di terzi per il caso di insolvenza del venditore.