MUTUO: QUALE SCEGLIERE?

Un mutuo per ogni occasione

Ad ogni persona che richiede un mutuo sorge sempre il dubbio: conviene di più il tasso fisso o quello variabile?
Spieghiamo le differenze tra i due.
Il tasso fisso non riserva brutte sorprese in futuro, poichè l'ammontare della rata resta sempre uguale, infatti è davvero conveniente quando risulta sotto il 4%.
Il tasso variabile è strettamente collegato all'andamento e alle oscillazioni dell'Euribor. Qualora il tasso dovesse salire sopra il 5%, scegliere il tasso variabile si rivela una mossa astuta, poichè la media del tasso è sempre stata inferiore.
Il variabile è una vera e propria "scommessa" visto che ci si affida all'andamento dei tassi, spesso infatti coloro che optano per quest'ultimo hanno soldi da parte oppure una professione dinamica, che può garantire un aumento dei guadagni durante la carriera lavorativa.
Insieme ai due tassi se ne aggiunge un terzo: il tasso misto.
Questo tasso offre un'opzione di cambio e non solo, esiste anche il mutuo con i Cap, il quale permette la sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile con il raggiungimento di un certo limite, dopodichè la rata non aumenta.
Se questo tasso risulta molto conveniente, bisogna considerare anche un altro fattore, il tasso Floor, il quale garantisce alla banca un tasso minimo oltre al quale la rata non può scendere.
Il tasso misto non garantisce solo certezze, esso possiede anche delle incognite.
Qualora il tasso dovesse salire alle stelle non importa, il tasso Cap permette di non superare la soglia prestabilita.
Fissare un tasso Cap troppo elevato risulta quasi come non averlo, poichè le banche prevedono già una soglia che non verrà mai superata.
Perciò bisogna fare molta attenzione a non sottoscrivere mutui Cap troppo elevati.
In conclusione suggeriamo di scegliere il tipo di mutuo in base all'andamento dell'Euribor e ad eventuali avvenimenti presenti o ipotizzando quelli futuri.